PIANO TRIENNALE Dl PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA’ 2022 - 2024 DEL CONSERVATORIO DI MUSICA “CESARE POLLINI” DI PADOVA PREVENZIONE CORRUZIONE I. PREMESSA Con la Legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità della pubblica amministrazione”, modificata dal D.Lgs. 97/2016, il legislatore ha creato il primo sistema normativo organico di prevenzione della corruzione che impegna ogni pubblica amministrazione all’adozione di un Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, che analizzi e valuti i rischi specifici di corruzione e indichi gli interventi organizzativi tesi a prevenirli. In particolare tre sono gli obiettivi da perseguire: - Ridurre l’opportunità che si manifestino casi di corruzione; - Aumentare la capacità di rilevare casi di corruzione; - Creare un contesto sfavorevole alla corruzione. Nell’ottica della prevenzione e del contrasto della “corruzione", il Piano triennale della prevenzione riporta un’analisi delle attività amministrative maggiormente esposte al rischio e le misure, anche organizzative, da adottare volte alla prevenzione, al controllo e al contrasto della corruzione e dell’illegalità, nella salvaguardia dei principi di esclusività, imparzialità e buon andamento nell’esercizio delle funzioni pubbliche. Viene dunque introdotto un nuovo concetto di corruzione, inteso in senso lato, comprensivo altresì di quelle ipotesi in cui, nell’esercizio dell‘attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere affidatogli al fine di ottenere vantaggi privati. La L. 190/2012, nell’intento di prevenire il verificarsi di quelle situazioni o insieme di circostanze che, anche solo potenzialmente, determinino o aumentino il rischio che gli interessi pubblici possano essere compromessi dal perseguimento di interessi privati determinando il c.d. "conflitto d’interessi", è intervenuta direttamente nella disciplina dei procedimenti amministrativi, stabilendo che "il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto anche potenziale" . Le situazioni rilevanti sono, quindi, più ampie delle mere fattispecie penalistiche di cui agli art. 318, 319 e 319 ter c.p., e ricomprendono non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione (disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice penale), ma anche tutte quelle situazioni in cui - pur non verificandosi una situazione penalmente perseguibile - si realizzi una distorsione dell’azione amministrativa dovuta all’uso a fini privati delle funzioni pubbliche attribuite, in dispregio ai principi di trasparenza e di imparzialità cui 1’azione pubblica deve costantemente ispirarsi. Tale "distorsione", oltre a determinare atteggiamenti eticamente discutibili, rappresenta un costo per la collettività, non solo diretto (come nell’ipotesi di esborsi illegittimi di denaro pubblico) ma anche indiretto, quando si concreta in ritardi nella conclusione dei procedimenti amministrativi, nel malfunzionamento degli uffici e nel conseguente sentimento di sfiducia dei cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione. A completamento delle prescrizioni legislative che incidono direttamente sulle azioni imputate alle pubbliche amministrazioni, la L. 190/2012 esige la nomina di un Responsabile della prevenzione della corruzione, considerato il garante dell’adozione e del rispetto di un sistema di misure di prevenzione volto a scongiurare il verificarsi di fenomeni "corruttivi" nell’agire pubblico. Il piano triennale individua, dunque, le attività nelle quali è più elevato il rischio di corruzione e prevede, per tali attività, meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonee a prevenire il rischio di corruzione. Il piano ha anche la finalità di monitorare il rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti, i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o ricevono vantaggi economici di qualunque genere, e individuare eventuali obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge. 2. QUADRO NORMATIVO PER LA REDAZIONE DEL PIANO La legge 190/2012 è finalizzata a rendere più efficace la lotta alla corruzione e all’illegalità nella pubblica amministrazione. Essa introduce nella prima parte le misure finalizzate alla prevenzione della corruzione e dell’illegalità, mentre nella seconda parte vengono modificate e integrate le norme relative alle fattispecie di reati contro la pubblica amministrazione, contenute nel codice penale ed in altri provvedimenti legislativi. La Legge individua un nuovo assetto di presidio, nazionale e locale, a contrasto dei fenomeni di illegalità e, in particolare, prevede competenze in capo a: . Comitato Interministeriale per la prevenzione e il contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; . Dipartimento della Funzione Pubblica; . Autorità Nazionale Anticorruzione A.N.A.C.; . Responsabile della prevenzione della corruzione che viene nominato dall‘organo politico tra i dirigenti di prima fascia in servizio e ha il compito di verificare l'attuazione e l’idoneità del piano. Il Responsabile è soggetto a pesanti sanzioni nel caso venga commesso un reato di corruzione all'interno dell'amministrazione o anche di ripetute violazioni del piano e di omesso controllo. Il Responsabile relaziona annualmente all’organo politico riguardo al presidio degli obblighi di anticorruzione. In particolare, ogni anno deve: a) predisporre e sottoporre all’approvazione dell’organo politico il piano triennale di prevenzione della corruzione. b) definire procedure appropriate per selezionare e formare, il personale destinato ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. In applicazione della legge anticorruzione sono stati emanati una serie di atti normativi e regolamentari, oltre a delibere Anac, che vengono di seguito richiamate: • D.Lgs. n. 33/2013, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; • D.P.R. n. 62/2013 “Codice di comportamento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni”; • D.Lgs. n. 97/2016 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza” che introduce importanti innovazioni normative come la nuova forma di acceso civico ai dati e a i documenti pubblicati; • D.Lgs. n. 50/2016 “Codice degli appalti pubblici”; • Linee guida in materia di trasparenza dell’Anac; • Piano nazionale Anticorruzione 2013 e successivi aggiornamenti annuali. Il presente Piano di prevenzione della corruzione, adottato dal1’organo di indirizzo politico (CdA), su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione, è oggetto di rivisitazione ogni anno. 3. OGGETTO, FINALITA’ E DESTINATARI DEL PTPC DEL CONSERVATORIO Il Conservatorio di musica Cesare Pollini di Padova considera obiettivo primario che le proprie attività istituzionali vengano svolte con correttezza, lealtà, trasparenza, integrità ed onestà nonché nel rispetto dell‘ordinamento vigente. Il presente Piano, in ossequio a quanto previsto dalla L. 190/2012, ha per oggetto l’individuazione delle iniziative necessarie, nonché gli adeguati assetti organizzativi e gestionali, per prevenire, rilevare e contrastare i fenomeni corruttivi e di malfunzionamento negli ambiti interessati da potenziali rischi di corruzione nell’esercizio delle attività amministrative e didattiche. II Piano della prevenzione della corruzione per il triennio 2022-2024 viene elaborato nel rispetto delle seguenti finalità; • individuare le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione; • prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione; • prevedere obblighi di informazione nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano; • monitorare il rispetto dei termini previsti dalla legge e/o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti amministrativi; • monitorare i rapporti tra il Conservatorio e i soggetti che con lo stesso stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dipendenti del Conservatorio; • individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge. Destinatario del presente Piano è il personale docente nonché il personale amministrativo - tecnico del Conservatorio, che è tenuto a prenderne visione e ad osservarlo. La violazione delle misure di prevenzione previste dal presente Piano costituisce illecito disciplinare. Il presente Piano di prevenzione della corruzione, adottato dall’organo di indirizzo politico (CdA), su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione, è oggetto di rivisitazione ogni anno. 4. ORGANIZZAZIONE DEL CONSERVATORIO E NORME DI COMPORTAMENTO L’organizzazione strutturale del Conservatorio, in base agli organi previsti dallo Statuto, è così composta: Il Presidente è rappresentante legale del Conservatorio ad eccezione di quanto attiene all’andamento didattico, disciplinare e artistico; convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione. Il Direttore è responsabile dell'andamento didattico, scientifico, artistico e disciplinare nonché di quanto attiene ai progetti di produzione artistico - musicale. Ha la rappresentanza legale in ordine alle collaborazioni e alle attività per conto terzi che riguardano la didattica, la ricerca, le sperimentazioni, la produzione artistico-musicale e le azioni disciplinari. Il Consiglio Accademico concorre all’amministrazione generale del Conservatorio, collabora con il Direttore nelle funzioni di indirizzo, di iniziativa e di coordinamento delle attività didattiche; collabora con il Consiglio di Amministrazione nelle funzioni di indirizzo strategico e di programmazione finanziaria annuale e triennale e del personale. Il Consiglio di Amministrazione è l'organo responsabile dell’indirizzo strategico, della programmazione finanziaria e del personale. Esso esercita le proprie funzioni operando al fine di perseguire la miglior efficienza e qualità delle attività istituzionali, nel rispetto dei criteri di efficacia, economicità e tutela del merito; esso vigila inoltre sulla sostenibilità finanziaria delle attività del Conservatorio. I Revisori dei conti sono preposti alla verifica della regolare tenuta delle scritture contabili e del regolare andamento della gestione economica, finanziaria e patrimoniale del Conservatorio. Il Nucleo di Valutazione è l’organo preposto alla valutazione delle attività didattiche, di ricerca e amministrative. La Consulta degli studenti è l’organo di rappresentanza di tutti gli studenti e collabora con il Consiglio accademico e con il Consiglio di amministrazione, nei limiti delle proprie competenze, alla gestione ed organizzazione del Conservatorio. Il Collegio dei professori, composto dal Direttore e da tutti i docenti, esprime pareri consultivi nei confronti degli altri organi di governo. Il personale docente ed il personale amministrativo e tecnico svolgono le loro funzioni come previste nei rispettivi profili professionali. Tutto il personale nonché gli studenti sono tenuti all’adempimento dei rispettivi doveri, e in relazione ai ruoli e alle responsabilità assume sia individualmente sia nell’ambito di organi collegiali, e a rispettare, proteggere e promuovere con coraggio i valori cardine delle Istituzioni Afam. In Conservatorio sono già in vigore molteplici norme, autonomamente adottate o scaturenti da norme e circolari a valenza nazionale, regionale e locale, volte ad assicurare lo svolgimento delle attività nel rispetto dei principi di legalità e di eticità. Le norme e i regolamenti interni indicano i comportamenti che devono essere tenuti, quelli da contrastare, oltre a sanzioni da applicarsi in caso di mancato rispetto delle regole. 5. PIANO ANTICORRUZIONE Premessa Il Piano triennale andrà dinamicamente allineato alle future determinazioni degli organi competenti e, soprattutto, al PNA del Dipartimento della Funzione Pubblica. Il PNA, e quindi in conseguenza anche il piano triennale anticorruzione locale, "non si configura come un’attività compiuta, con un termine di completamento finale, bensì come un insieme di strumenti finalizzati alla prevenzione che vengono via via affinati modificati o sostituiti in relazione al feedback ottenuto dalla loro applicazione". Il Responsabile della prevenzione della corruzione è individuato tra i dirigenti di ruolo di prima fascia, ai sensi dell’art. 1, comma 7, della Legge 190/2012. Il Responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione è il Direttore del Conservatorio M° Elio Orio, nominato con delibera Presidenziale n. 2 del 27/01/2021, su individuazione del Piano Nazionale Anticorruzione adottato dall’Autorità Anti Corruzione, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 197 del 24/08/2016. Il Responsabile esercita l'attività di controllo finalizzata al rispetto della normativa vigente relativa all'adempimento degli obblighi di pubblicazione e provvede all'aggiornamento del Piano anticorruzione e trasparenza; può avvalersi della collaborazione del personale dipendente per l’attuazione degli adempimenti prescritti. Interventi organizzativi generali Il Conservatorio di musica C. Pollini adotta inoltre adeguate misure di monitoraggio al fine di verificare periodicamente la corretta applicazione delle norme di legge e dei regolamenti nei procedimenti amministrativi, nonché il rispetto del presente Piano. Esse, in prima applicazione, saranno le seguenti: - analisi e verifica della completezza dei Regolamenti dell’istituto in vigore ed armonizzazione ed integrazione degli stessi in ossequio ai principi della L. 190/2012 e delle ulteriori novità normative; - analisi ed eventuale rivisitazione dei processi amministrativi; - verifica dell’attuazione della normativa in materia di conflitto di interessi nonché in materia di incompatibilità; - controllo del rispetto dei termini previsti dalla legge o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti e la tempestiva rimozione di eventuali anomalie; - costante monitoraggio dei rapporti tra il Conservatorio e i soggetti che con lo stesso stipulano contratti o che sono interessati in procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità tra i titolari, gli amministratori e i dipendenti degli stessi soggetti e i dipendenti dell’Istituto. Ai fini dell’attuazione delle suddette misure, il Responsabile valuta le relazioni e le dichiarazioni trasmessegli dai Referenti sull’attuazione delle misure previste dal presente Piano. Egli inoltre può: - richiedere ai dipendenti che hanno istruito e/o adottato il provvedimento finale, di dare per iscritto adeguata motivazione circa le circostanze di fatto e di diritto sottese all’adozione del provvedimento; - effettuare controlli mediante ispezioni e verifiche a campione presso gli uffici maggiormente esposti al rischio per valutare la legittimità e correttezza dei procedimenti amministrativi in corso o già definiti. Sulla base delle risultanze maturate nell’applicazione del presente Piano, si provvederà a codificare una procedura specifica per le attività di controllo; - chiedere delucidazioni per iscritto o verbalmente a tutti i dipendenti su comportamenti che possano integrare anche solo potenzialmente corruzione e illegalità. Gestione del rischio corruzione Le fasi di gestione del rischio sono: • L’analisi del contesto che fornisce le informazioni su quali dinamiche possano influenzare l’insorgere di fenomeni di corruzione. L’analisi del contesto si suddivide in analisi del contesto esterno ed analisi del contesto interno. La prima ha come duplice obiettivo quello di evidenziare come le caratteristiche strutturali e congiunturali dell’ambiente nel quale il Conservatorio si trova ad operare possano favorire il verificarsi di fenomeni corruttivi e, al tempo stesso, condizionare la valutazione del rischio corruttivo e il monitoraggio dell’idoneità delle misure di prevenzione. L’analisi del contesto esterno deve prendere in particolare considerazione gli aspetti culturali, sociali, economici e criminologici dell’ambiente in cui si opera e che possono favorire il verificarsi di fenomeni corruttivi al suo interno. L’analisi del contesto interno consiste nell’analizzare i fattori macro e microstrutturali dell’organizzazione: i primi sono riconducibili alla parte istituzionale e politica all’interno del Conservatorio identificati in diversi organi di governo; l’analisi dei secondi si realizza attraverso la mappatura dei processi al fine di un loro costante miglioramento. • La valutazione del rischio è il processo attraverso il quale viene stimata l’eventualità che determinati comportamenti rischiosi vengano messi in atto e il loro conseguente effetto sull’Istituzione. Particolare attenzione sarà data all’individuazione dei possibili rischi, tenendo conto di una nozione ampia di corruzione e sulla base di specifici criteri di valutazione, quali: il livello di interesse esterno, in quanto la presenza di interessi rilevanti e di benefici per i soggetti coinvolti nel processo aumenta il rischio che si verifichi l’evento individuato, il grado di discrezionalità di chi assume la decisione in quanto più il processo decisionale è discrezionale maggiore è il rischio che si verifichi l’evento individuato; il grado di attuazione di azioni volte a ridurre l’esposizione al rischio in quanto minori sono i controlli previsti maggiore è il rischio che si verifichi l’evento individuato. • Il trattamento del rischio prevede la definizione di azioni e strategie rivolte alla riduzione del rischio e si realizza con l’identificazione e la pianificazione triennale di misure, azioni e obiettivi di carattere organizzativo, innovativo e trasversale. Misure di attuazione di controllo interno Il Conservatorio attuerà interventi che sono la continuazione di quelli contenuti nei precedenti Piani. In particolare, per quanto concerne l’attuazione di un sistema di controllo interno, tali azioni riguardano: • l’identificazione dei rischi con riferimento ai principali processi gestionali ed amministrativi, compresi quelli relativo all’attività didattica, di ricerca, di assistenza , di trasferimento tecnologico e di terza missione; • verifica della corretta assunzione delle responsabilità operative da parte del personale; • pianificazione di controlli mirati tramite indicatori di anomali e verifiche ispettive; • ampliamento delle attività di controllo interno relative alla gestione delle risorse umane con azioni di audit; • promozione di un miglioramento continuo dei meccanismi e del sistema di controllo; • valutazione dell’adeguatezza delle procedure che sovraintendono alla tutela delle risorse dell’Istituzione; • proposta di adozione di nuove procedure nel caso in cui si riscontrino situazioni di non conformità a regolamenti interni e/o leggi; • coordinamento del sistema di procedure orientate a ridurre i principali rischi di corruzione e a prevenire fenomeni corruttivi. Le azioni che saranno poste in essere sul versante organizzativo sono tese da un lato a semplificare la gestione degli adempimenti normativi, dall’altro a garantire la corretta e completa acquisizione e gestione delle informazioni e richieste, anche attraverso la predisposizione di ulteriori documenti interni in cui sono individuati le modalità, le tempistiche e gli standard di qualità che si intendono garantire. Formazione del personale ad alto rischio Tra le azioni da attuare, la legge 190/2021 evidenzia che la formazione del personale rappresenta uno dei più rilevanti strumenti gestionali di contrasto alla corruzione. In particolare, sono necessari interventi di formazione per il personale che opera nei processi su cui si è posta maggiore attenzione a seguito della valutazione del rischio, quali il processo per l’acquisizione di beni e servizi ed il processo relativo alla gestione delle risorse umane. Quindi, attraverso percorsi di formazione ad hoc, il Conservatorio attiverà interventi di formazione/informazione sui temi dell’etica e del rispetto della legalità, rivolti al personale docente, amministrativo e tecnico, tenendo conto delle attività da essi svolte e delle corrispondenti responsabilità. L’attività formativa sarà svolta con l’ausilio di personale esterno, organizzando corsi di formazione e/o informazione sui temi sopra indicati. Ulteriori attività a rischio e connesse misure di prevenzione saranno analizzate dal Responsabile, nel corso del triennio di validità del Piano, di concerto con i Referenti, per apportare implementazioni ed interventi correttivi. Rotazione del personale La rotazione del personale all’interno del pubbliche amministrazioni è stata introdotta come misura di prevenzione della corruzione dalla legge n. 190/2012. Il Responsabile adotta, anche di concerto con i Referenti, ove possibile, sistemi di rotazione del personale coinvolto nell’istruttoria o nel rilascio dei provvedimenti inerenti alle attività a maggior rischio di corruzione, al fine di evitare che la gestione diretta delle suddette attività sia svolta per lungo tempo dai medesimi dipendenti. Saranno definite le modalità organizzative specifiche per consentire la rotazione delle figure professionali nell’ambito delle attività a maggior rischio, modulando percorsi di formazione ad hoc e attività di affiancamento propedeutica alla rotazione. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse Il conflitto di interesse si configura laddove la cura dell’interesse pubblico cui è preposto il dipendente potrebbe essere deviata per favorire il soddisfacimento di interessi contrapposti di cui sia titolare il medesimo dipendente direttamente o indirettamente. Si tratta dunque di una condizione che determina il rischio di comportamenti dannosi per l’Istituzione, a prescindere che ad essa segua o meno una condotta impropria. La vigente normativa prevede che il dipendente si astenga dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interesse con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali. L’Anac ha affrontato il tema dei conflitti di interesse con specifiche linee guida sia riguardo al personale dell’ente sia ai soggetti esterni destinatari di incarichi nelle pubbliche amministrazioni mediante norme che attengono, oltre che all’astensione del dipendente in caso di conflitti di interessi, anche alle ipotesi di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso enti privati in controllo pubblico, al divieto di pantouflage, all’adozione di codici di comportamento. Codice di comportamento Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 62/2013 ha introdotto il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici; tale regolamento costituisce la base minima di ciascun codice di comportamento che le pubbliche amministrazioni sono tenute ad adottare. Il Conservatorio ha adottato il Codice di comportamento dei dipendenti del Conservatorio di musica C. Pollini. L’obiettivo è quello di assicurare nelle Pubbliche Amministrazioni la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni corruttivi, nonché il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico. Le linee guida di Anac del mese di dicembre 2019 hanno evidenziato che i codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni hanno una funzione molto importante, quella di guidare le condotte dei dipendenti verso il miglior perseguimento dell’interesse pubblico, oltre a costituire uno strumento importante di prevenzione dei rischi di corruzione da armonizzare e coordinare con i Piani di Prevenzione Corruzione e Trasparenza. La violazione dei doveri contenuti nei Codici di comportamento, nazionale e del Conservatorio, compresi quelli relativi all’attuazione del Piano è fonte di responsabilità disciplinare. La violazione dei doveri rileva altresì ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi e regolamenti. Il Direttore del Conservatorio vigila sul rispetto delle norme di comportamento e del Codice di comportamento. Obblighi di trasparenza previsti dalla L. 190/2012 In merito ai rapporti tra la trasparenza e la disciplina dei dati personali contenuta nel Reg. UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, il regime normativo in materia di privacy lascia sostanzialmente inalterato il trattamento dei dati personali da parte dei soggetti pubblici poiché la legge conferma il principio che il trattamento deve essere consentito unicamente se ammesso da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge, di regolamento. L’attività di pubblicazione dei dati per finalità di trasparenza deve avvenire nel rispetto di tutti i principi applicabili al, trattamento dei dati personali contenuti all’art-. 5 del Regolamento UE 2016/679, quali quelli di liceità, correttezza e trasparenza, limitazione della conservazione, esattezza, integrità e riservatezza, Di conseguenza le pubbliche amministrazioni sono inviate ad una attenta verifica, prima di mettere a disposizione dati e documenti sui siti web istituzionali e che la disciplina in materia di trasparenza preveda l’obbligo di pubblicazione. Il Conservatorio ha individuato il proprio Data Protection Officer (Responsabile Protezione Dati) ai sensi del Regolamento UE, regolarmente comunicato al Garante per la protezione dei dati personali e pubblicato sul sito web istituzionale. Gli specifici obblighi in materia previsti dalla L. 190/2012 impongono all’Istituzione di assicurare i livelli essenziali di trasparenza mediante la pubblicazione sul sito istituzionale delle seguenti informazioni: - informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei dati personali (art. l, comma 15); - bilanci e conti consuntivi (art. l, comma 15); - autorizzazioni o concessioni (art. l, comma 16); - scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi (art, l, comma I6). In quest’ambito devono essere pubblicati: la struttura proponente, l’oggetto del bando, l‘elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l’aggiudicatario, l’importo di aggiudicazione, i tempi di completamento dell’opera/servizio/fornitura (art. 1, comma 32); - concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, e attribuzione di vantaggi economici a persone ed enti pubblici e privati (art. l comma, 16); - concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera (art. l, comma 16); - risultati del monitoraggio periodico del rispetto dei tempi procedimentali (art. l, comma 28); - indirizzo di PEC (art. 1, comma 29). Pubblicità del piano e adempimenti Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione viene pubblicato all’interno della sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale del Conservatorio di Musica C. Pollini www.conservatoriopollini.it. TRASPARENZA E INTEGRITA’ Premessa Il D.Lgs. 33/2013, come modificato dal D.Lgs. 97/2016, ha operato una significativa estensione dei confini della trasparenza intesa oggi come accessibilità totale dei dati e dei documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrative e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Il Conservatorio C. Pollini, come anche già specificato nei precedenti Piani per la Trasparenza, evidenzia la trasparenza quale accessibilità totale delle informazioni sull’organizzazione e sull’attività dell’Istituzione. Il Conservatorio C. Pollini è sempre stato attento al confronto con i cittadini, garantendo l’accesso da parte dell’intera collettività alle principali informazioni pubbliche previste dalla sezione del sito istituzionale “amministrazione trasparente” e trattate dall’Istituto; questo processo ha come fine primario il favorire di forme diffuse di controllo nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'attività amministrativa sanciti dalla Carta Costituzionale (art. 97 Cost.). La principale attuazione del principio di trasparenza risiede nella pubblicazione di dati secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 33/2013 e dalle linee guida dell’Anac con la delibera n. 1310/2016, contente gli obblighi di pubblicazione. La pubblicazione delle informazioni è indice dell’andamento delle performance dell’Istituzione come pubblica amministrazione e degli obiettivi espressi nel più generale ciclo di gestione della performance (progetto accademico, bilancio di previsione annuale, contrattazione integrativa d’istituto,ecc.) e contemporaneamente consente ai cittadini (utenti) e ai portatori d’interessi (stakeholders) la comparazione dei risultati raggiunti dall’Istituzione, innescando processi virtuosi di miglioramento continuo della gestione della cosa pubblica attraverso un sistema di rendicontazione immediato a favore dei cittadini, con l’obiettivo di far emergere criticità e “buone pratiche”. L’attuazione della disciplina della trasparenza non si esaurisce nella pubblicazione on line dei dati, e fa riferimento a iniziative volte a garantire un adeguato livello di trasparenza, nonché a favorire lo sviluppo della cultura dell’integrità e della legalità. Il principio di trasparenza va inteso come accessibilità totale, che si realizza tramite lo strumento della pubblicazione sul sito dell’Istituzione delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali e dei risultati raggiunti. Il Programma triennale della trasparenza ed integrità viene pubblicato all’interno della sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale del Conservatorio di Musica C. Pollini www.conservatoriopollini.it. Supporto normativo Il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità si qualifica come l’attuazione delle prescrizioni contenute nel D.Lgs. 33/2013 che definisce le specifiche e le regole tecniche, nei siti istituzionali, di documenti, informazioni e dati relativi alla organizzazione e attività delle pubbliche amministrazioni. Uno dei concetti di rilievo è riportato all'art. 4 co. 4 “Nei casi in cui norme di legge o di regolamento prevedano la pubblicazione di atti o documenti, le pubbliche amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione”. La pubblicazione dei dati avviene nel rispetto di quanto sancito nel Regolamento UE 2016/679, come già esplicitato nel paragrafo “Obblighi di trasparenza previsti dalla legge 190/212” di cui al Piano Anticorruzione del presente documento. Vengono, inoltre, definite le qualità delle informazioni e il diritto di accesso civico, le misure per favorire la prevenzione della corruzione, le modalità per innescare forme di controllo diffuso dell’operato della pubblica amministrazione, le indicazioni per rendere più semplice l’accesso ai dati e documenti della pubblica amministrazione, prevedendo l'obbligo di conservazione dei dati stessi nella sezione del sito di archivio alla scadenza del termine di durata dell'obbligo di pubblicazione. Attività di pianificazione L’attività di pianificazione si espleta su base triennale con attuazione annuale con specifico riferimento a: • Mantenimento ed aggiornamento delle informazioni contenute sul sito istituzionale del Conservatorio; • Elaborazione degli strumenti di programmazione e di rendicontazione delle attività consistenti in: progetto accademico, bilancio di previsione annuale, assestamento e conto consuntivo; • Contrattazione integrativa, relazione tecnico finanziaria e illustrativa, certificata dagli organi di controllo. • Rispetto degli obblighi di pubblicazione di dati relativi all’organizzazione e attività del Conservatorio, incarichi di collaborazione e consulenza, dati aggregati all'attività amministrativa, atti relativi alle attività degli organi collegiali, dati relativi ai procedimenti amministrativi e graduatorie di istituto. Tutte le iniziative adottate per il raggiungimento degli obiettivi del programma e il loro stadio di attuazione saranno verificabili dai portatori di interesse e dai cittadini e costituiranno al tempo stesso un valido strumento per consentirne il miglioramento continuo. Definizione degli standard di pubblicazione dei dati Il sito istituzionale del Conservatorio C. Pollini tiene conto dei requisiti richiamati dal D.Lgs. 33/2013 in merito a: • trasparenza e contenuti minimi dei siti pubblici; • aggiornamento e visibilità dei contenuti; • accessibilità e utilizzo che si realizzano anche tramite il miglioramento del linguaggio usato per la stesura degli atti. La pubblicazione di tali dati verrà adeguata ad eventuali nuove esigenze che si dovessero manifestare anche da parte dell’utenza attraverso monitoraggi periodici che saranno approntati dall’Istituzione. Nella sezione del sito web “Amministrazione trasparente” sono indicate le tipologie dei dati dei quali è obbligatoria la pubblicazione. Nella varie sottosezioni si procede alla pubblicazione dei dati raccogliendoli con criteri di omogeneità, consentendone così l'immediata individuazione e consultazione, al fine di arricchire nel tempo la quantità di informazioni a disposizione dell'utenza, e pertanto la conoscenza dei molteplici aspetti dell’attività svolta dall’Istituto. Unico limite oggettivo all’esposizione dei dati attiene a quanto previsto dalla legge in materia di protezione dei dati personali, nonché a tutta la documentazione soggetta al segreto di stato o al divieto di divulgazione. Anche il Piano Trasparenza e Integrità viene aggiornato annualmente, previo monitoraggio sull’attuazione degli obblighi di trasparenza. Iniziative di coinvolgimento degli stakeholder e promozione della cultura della trasparenza L’adeguamento del Conservatorio CV. Pollini alle indicazioni normative in materia di trasparenza e la realizzazione degli obiettivi definiti nel presente Programma richiedono il coinvolgimento, a livello capillare, di tutto il personale. Continueranno gli incontri informativi sul contenuto del Piano e sulle iniziative per la trasparenza rivolti a tutto il personale con il fine di far acquisire una maggiore consapevolezza sulla rilevanza delle novità introdotte. Fra le azioni del programma è previsto l’allestimento di questionari attraverso i quali gli studenti potranno esprimere il gradimento verso le iniziative. Compatibilmente con le risorse di bilancio, sono previste iniziative di formazione e aggiornamento del personale. Si implementeranno i servizi interattivi rivolti all’utenza al fine di semplificare e rendere più celere e diretta la comunicazione tra gli utenti e gli uffici. Con diverse modalità a seconda dell’interlocutore, l'Istituto si impegna nel dialogo con gli stakeholder portatori di interesse e comunica costantemente le attività svolte tramite il sito istituzionale e tramite gli uffici che prevedono la relazione con il pubblico. L’Istituto è già tenuto per legge a monitorare le proprie attività e a trasmettere al Ministero dell’Università e Ricerca Direzione Generale Afam le informazioni mediante il processo di qualità, anche tramite rilevazioni e statistiche. I docenti sono gli interlocutori fondamentali nell’attività di monitoraggio e valutazione delle attività didattiche realizzate. L’adozione del Programma trasparenza e integrità risulta, in questo contesto, uno strumento di programmazione delle attività volte a completare il processo di trasparenza intrapreso. Le finalità dell’Istituzione in materia d’istruzione e formazione sono previste dalla normativa, le finalità di produzione e ricerca sono esplicitate nel Progetto accademico, predisposto annualmente. Ogni azione e scelta sono improntate alla massima trasparenza che si esplicita soprattutto nella cura del sito, nella ricerca di strategie sempre più adeguate a comunicare in tempo reale con il personale dell’Istituto e con gli utenti, a offrire servizi online più diffusi, compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili. Sono stati realizzati diversi obiettivi in attuazione del Programma, che risultano ormai strumenti indispensabili per lo svolgimento dell’attività ordinaria, quali l’attivazione della posta elettronica, la revisione e l’aggiornamento costante della sezione del sito “amministrazione trasparente” secondo quanto stabilito dall'allegato A del D.Lgs. 33/2013, l’utilizzo continuo dell’albo pretorio dell’Istituto sul sito istituzionale, l’attivazione dei registri on line dei docenti, l’impiego regolare della PEO e della PEC per le istanze degli utenti, la notevole diminuzione della quantità di documenti prodotti su supporto cartaceo, ed il riscontrato aumento del grado di soddisfazione dell’utenza. IL DIRETTORE M° Elio Orio Approvato con delibera Presidenziale n. 6 del 29 aprile 2022