Sabato, 22 Marzo 2025
Attilio Baccarin è professore di Scienze alla scuola secondaria. Da 25 anni si occupa di danza e musica tradizionale dando vita a iniziative volte a promuovere la conoscenza e la pratica dei balli tradizionali delle diverse aree culturali italiane. Dal 1987 coordina il “gruppo danze popolari Castelfranco Veneto” con il quale realizza varie attività formative e ricreative. Si è prodigato per raccogliere e valorizzare tutti i lavori di ricerca sulla danza popolare, svolti nel corso degli anni nel territorio Veneto da diversi autori, preoccupandosi di diffondere la conoscenza e la pratica delle forme di ballo documentate.
DESCRIZIONENelle società tradizionali, la musica, il canto e il ballo hanno avuto un ruolo centrale per garantire il funzionamento e il benessere della comunità. Attraverso questi mezzi espressivi, infatti, si realizzavano i percorsi di formazione dei giovani, la gestione dei rapporti interpersonali, il riconoscimento dei ruoli e la conferma dei legami identitari. La scomparsa delle società tradizionali a economia rurale e a trasmissione orale del sapere ha determinato la rapida perdita del patrimonio di esperienze musicali che erano funzionali al mantenimento della comunità stessa. Al di là del suo valore antropologico e culturale, tale patrimonio sarebbe utile anche al giorno d’oggi per promuovere uno sviluppo equilibrato e armonico degli individui in un contesto sociale sempre più anonimo e spersonalizzante. Le esperienze musicali, strumentali e canore, erano vissute in una forma molto più partecipativa e “immersiva” rispetto alle attuali situazioni di produzione e fruizione musicale. Risultava del tutto estranea ai contesti tradizionali la distinzione dei ruoli fra esecutori (protagonisti) e spettatori, tipica delle forme moderne di spettacolarizzazione degli eventi a carattere musicale. Anche nelle comunità tradizionali si è verificata, nel tempo, una progressiva tendenza alla specializzazione; questo ha comportato, per esempio, l’affermazione di gruppi di suonatori organizzati in orchestrine e bandelle, oppure di canterini dalla competenza riconosciuta, apprezzata (e anche remunerata). Tuttavia, nelle occasioni di ballo e di festa, la partecipazione agli eventi sonori era sempre collettiva e attiva da parte di tutti. Questo significa che, pur nel riconoscimento di ruoli diversi, fra musicisti, ballerini e cantori si realizzava un intenso intreccio di relazioni dinamiche, una sorta di dialogo realizzato attraverso la variazione di: accenti, ritmi, tempi, motivi, abbellimenti, che coinvolgeva emotivamente tutti i partecipanti (esecutori e fruitori al tempo stesso) creando un’atmosfera del tutto particolare, difficile da descrivere con parole, ma riconducibile a una sensazione di benessere (sensazione di affiatamento diretto con gli altri partecipanti) e di straniamento, prodotto dal completo coinvolgimento nell’esperienza, al punto alterare anche la propria percezione del tempo e dello spazio. In un mondo di questo tipo la competenza musicale doveva necessariamente essere integrata: i suonatori dovevano saper ballare per poter suonare per il ballo e così pure i cantori se dovevano far ballare sul loro canto (situazione un tempo molto frequente perché non c’erano sempre musicisti a disposizione, e oltretutto andavano pagati). In altre parole: i musicisti dovevano conoscere i codici funzionali del ballo, i ballerini dovevano riconoscere i segnali (ritmici, dinamici, e melodici) dei suonatori. Solo in questo modo la comunicazione poteva avere luogo e svilupparsi in un dialogo fra soggetti interagenti. Il ballo allora diventava un momento creativo, imprevedibile (e irripetibile) e non si riduceva, al contrario, ad un’azione motoria, meccanica e priva di significato (situazione molto frequente al giorno d’oggi quando suonatori e ballerini costituiscono due realtà del tutto staccate e poco o per nulla attente agli stimoli dell’altra parte). L'etnomusicologia costituisce in un certo senso l'ambito più autentico e ricco di spunti per la ricerca multidisciplinare dello studio delle tradizioni musicali ai fini di valorizzare l'approccio non volutamente colto. Le considerazioni fin qui svolte hanno lo scopo aiutare a cogliere quanta distanza, formale e sostanziale, esista fra la musica (di qualunque tipo) eseguita per l’ascolto e la musica per il ballo (secondo dei criteri di tipo tradizionale). L’approccio alla musica tradizionale deve tener conto di queste differenze. In generale è importante sottolineare che la musica tradizionale è sempre funzionale a qualcosa, non è mai una esibizione fine a sé stessa. Se da suonatori o da ballerini ci si vuole avvicinare alla musica tradizionale è indispensabile tenere conto di questi aspetti e cercare di capirli. Lo scopo del laboratorio qui proposto è quello di accostare le persone alle dinamiche agenti nel rapporto musica-movimento proprio delle società tradizionali. I riferimenti territoriali saranno quelli del nord Italia e del Veneto in particolare. Il laboratorio, pur in una condizione inevitabilmente decontestualizzata, tenterà di ripercorrere le tappe dei processi formativi che le società tradizionali mettevano in atto per consentire ai propri membri, in primo luogo, ai giovani, di utilizzare le competenze musicali, acquisite attraverso l’esperienza diretta, come strumenti funzionali a gestire i rapporti con il resto della comunità.
Orari e sedi22 Marzo: 09.00 - 14.00 Palazzo Foscarini Aula 211
ISCRIZIONELa masterclass è aperta agli studenti iscritti al Conservatorio di Padova in qualità di partecipanti effettivi ed uditori. La frequenza dà diritto a crediti per gli studenti effettivi per gli studenti uditori, se comprovata dal foglio presenze e pari ad almeno il 70% delle ore previste. Per gli studenti del Conservatorio di Padova non è previsto alcun versamento. Per gli studenti Esterni è prevista una quota di € 30,00 al giorno. Tutti i versamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario IBAN:
IT74 R030 6912 1171 0000 0300 804
intestato al Conservatorio Statale di Musica “C. Pollini” di Padova indicando come causale “Masterclass di ... ”. La copia della ricevuta del versamento dovrà essere allegata alla domanda di iscrizione.
L’iscrizione dovrà essere inviata a questo
link entro sabato 15 marzo 2025.