Presentazione del libro "Nata per Morire" di Stefano Lorenzetti
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Venerdì, 24 Maggio 2024
Presentazione del libro di Stefano Lorenzetti
Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria in età moderna
(Libreria Musicale Italiana, 2023)
A cura di Maddalena Bonechi con la partecipazione dell'autore
Giovedì 30 maggio 2024, ore 17.00 Foyer dell’Auditorium Pollini
ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili
Questo libro è un tentativo di comprensione nutrito dall’utopia di riportare alla luce aspetti nascosti e rimossi dei sistemi di conoscenze che legittimano l’esistenza della musica come pensiero e come azione. Il cammino intrapreso è di natura teoretica per cercare di ricostruire uno sguardo d’insieme, una veduta dall’alto di processi che si estendono nello spazio e nel tempo, uno spazio che non si può comprendere se non astraendo da ogni rigida localizzazione geografica e un tempo che non si può, parimenti, comprendere se non astraendo da ogni rigida misurazione cronologica. La prima parte del libro è dedicata allo studio della dimensione simbolica della musica. La seconda parte cerca di testimoniare il processo di visualizzazione del sapere musicale, senza il quale la musica non avrebbe potuto costituirsi in disciplina. La terza parte si rivolge al mondo invisibile della sonorità̀, per tentare di comprendere la natura della musica in quanto lingua significante. Nell’Età Moderna, il linguaggio della musica è il contrappunto, vera e propria lingua materna che si dispiega sia per iscritto, sia oralmente. Allo scrivere-comporre ed eseguire ciò che è stato composto si affianca una terza azione, tanto allora fortemente identitaria, quanto ancor oggi sostanzialmente ignorata oppure ridotta ad una marginalità̀ significativa quanto circoscritta: il produrre musica ex tempore. Tale atto costituisce il modo generale di essere di un musicista del passato, un modo generale estremamente formalizzato e codificato nella lingua significante della musica. Assumendo quest’ultima come una forma del pensiero, si è cercato di riportare in vita il suo vissuto passato: vissuto irrimediabilmente lontano e distante dal nostro mondo, molto più distante e lontano di ciò che solitamente siamo disposti a concedere.
Stefano Lorenzetti ha studiato organo e clavicembalo con Kenneth Gilbert e contemporaneamente ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Istituto Universitario Europeo di Firenze. La sua duplice vocazione di musicista e musicologo lo ha portato a esplorare pratiche dimenticate, che ha sperimentato in CD dedicati alle opere di Giovanni Paolo Cima, Gerolamo Malvezzi, Giovanni della Casa, Ludovico Balbi, Giovanni Gabrieli, Domenico Cimarosa, Jean-Baptiste Forqueray, François Couperin ecc. che hanno riscosso il favore della critica internazionale. La sua monografia Musica e identità nobiliare nell'Italia del Rinascimento (Olschki 2001) è stata accolta con grande interesse dalla comunità scientifica internazionale. Ha inoltre pubblicato più di cinquanta saggi, i più recenti dei quali sono dedicati al rapporto tra la musica del XVI-XVII secolo e l’arte della memoria, tema sul quale è appena uscita una nuova monografia edita dalla Libreria Musicale Italiana, dal titolo Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria in Età Moderna (LIM 2023).
Ha tenuto concerti, conferenze e lezioni in Europa e negli Stati Uniti, in particolare all’Accademia Chigiana di Siena, alla Scuola Normale Superiore di Pisa, all’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze, al Festival delle Nazioni, all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, al Centre d'Études Supérieures de la Renaissance di Tours, all'Università di California, Davis (Valente lectures), all’Università di Harvard e all'Università di Stanford (Ron Alexander Lectures). Stefano Lorenzetti è former fellow dell’Italian Academy for Advanced Studies in America at Columbia University in the City of New York e direttore pro tempore del Conservatorio di Musica di Vicenza.