Il calore timbrico del fortepiano, strumento precursore del moderno pianoforte, in musiche che-come l’invenzione organologica-trovano nuove strade espressive, trasportando scrittura, interpretazione ed ascolto su altri livelli emozionali. Il programma mette a confronto due amici, due compositori e le rispettive opere, in particolare quelle scritte nella forma tipicamente romantica dell’improvviso, termine usato la prima volta proprio in riferimento ad un brano di Voříšek, anticipatore di linguaggi poi sviluppati da Schubert.
F. Schubert (1797-1828) - Melodia Ungherese D 817
J.V. voříšek (1791-1825) - Impromptus op. 7 I. Allegro II. Allegro moderato III. Allegretto IV. Allegretto V. Allegretto VI. Allegretto
F. Schubert - Impromptus op. 90 I. Allegro molto moderato II. Allegro III. Andante IV. Allegretto
Michele Bolla, fortepiano
21 FEBBRAIO 2025 - ORE 21.00 OLTRALPE E OLTRE
Oboe e pianoforte allestiscono un “piano di volo” lungo lande musicali in continua evoluzione, contraddistinte da stili via via differenti, quando non in antitesi, eppure, nella dimensione del viaggio, appaiono tutte come elementi sgargianti di un unico quadro. Un panorama di note che unisce Otto e Novecento, sfogliando pagine per il duo strumentale in un arco di tempo che va da Clara Schumann ad Antal Doráti. Fra delicati affreschi armonici, melodie sinuose e ritmi incalzanti, le mille voci dei due strumenti.
C. Saint-Saëns (1835-1921) Sonata per oboe e pianoforte op. 166 I. Allegro II. Allegretto ad libitum III. Molto Allegro
M. Ravel (1875-1937) Jeux d’eau per pianoforte solo
F. Poulenc (1899-1963) Sonata per oboe e pianoforte I. Élégie II. Scherzo III. Déploration
C. Schumann (1819-1896) Tre Romanze per oboe e pianoforte op.22 I. Andante molto II. Allegretto III. Leidenschaftlich schnell
C. Debussy (1862-1918) L’ isle joyeuse per pianoforte solo
A. Doráti (1906-1988) Duo concertante per oboe e pianoforte
Paolo Brunello, oboe Pierluigi Piran, pianoforte
28 FEBBRAIO 2025 - ORE 21.00 ARCHI VIENNESI
Un elegante e coinvolgente spaccato del Classicismo viennese attra verso due dei nomi monumentali che lo contraddistinsero: Haydn e Mozart, compositori distanti per età ma vicinissimi in quanto a stima reciproca. La forma, intesa come ricerca di equilibrio e simmetria, non limita l’invenzione musicale, che scorre vibrante di energia in queste composizioni per diverse combinazioni di strumenti ad arco e culmina nel quintetto, considerato uno dei vertici della maturità compositiva del Salisburghese, emblema del dialogo tra le voci e di un nuovo stile di scrittura che sembra prefigurare l’epoca a venire.
F.J. Haydn (1732-1809) Divertimento n. 2 in la minore I. Adagio II. Minuetto III. Allegro di molto
W.A. Mozart (1756-1791) Duo per violino e viola K 423 in sol maggiore I. Allegro II. Adagio III. Rondò.
Allegro Quintetto per archi K 516 in sol minore I. Allegro II. Minuetto e trio. Allegretto III. Adagio ma non tanto IV. Adagio-Allegro
Open Ensemble del Conservatorio Glauco Bertagnin, Elio Orio, violino Myriam Dal Don, violino e viola Andrea Maini, viola Carlo Teodoro, violoncello
7 MARZO 2025 - ORE 21.00 PROFUMO D’ITALIA
Il Bel Paese nelle romanze e nelle poetiche liriche che il canto tra sforma in una forma d’arte traboccante di palpabili emozioni: l’a nimo umano e i sentimenti che lo pervadono, scandagliati e resi più che mai vivi, dentro partiture che recano la firma sia dei grandi maestri italiani dell’opera che di musicisti che si sono dedicati qua si esclusivamente all’intimità del genere da salotto, componendo quadri di un’intensità unica, in simbiosi con la metrica dei versi e il suono stesso delle parole. Sua maestà la voce al centro, senza trascurare il ruolo del pianoforte, sempre raffinato e partecipe del contenuto, protagonista inoltre di alcuni episodi solisti.
S. Donaudy (1879-1925) No, non mi guardate, O del mio amato ben
A. Casella (1883-1947) Barcarola*
G. Puccini (1858-1924) Terra e mare, Sogno d’or
V. Bellini (1801-1835) Per pietà bell’idol mio
F. Cilea (1866-1950) Berceuse-Romanza-Scherzino*
G. Verdi (1813-1901) Perduta ho la pace
G. Donizetti (1797-1848) Me vojo fa ‘na casa
O. Respighi (1879-1936) Notturno*
F.P. Tosti (1846-1916) Non t’amo più, Ideale, La serenata
R. Pick-Mangiagalli (1882-1949) Preludio e toccata op. 27 *
Laura Cherici, soprano Alberto Boischio, pianoforte
* brani per pianoforte solo
9 MARZO 2025 - ORE 10.00 PIANOFORTE SOLO: UN’ORCHESTRA DI NOTE
Le variazioni pianistiche di Mozart su un frammento dell’opera “I filosofi immaginari” di Paisiello e l’adattamento di Prokofiev che traduce sul pianoforte “Montecchi e Capuleti” dal suo celebre balletto “Romeo e Giulietta” si alternano a una delle ultime sonate per lo strumento composte da Beethoven e ad una giovanile dello stesso Prokofiev che in quel momento comincia a pensare ad un proprio linguaggio originale, a sé stante rispetto alle correnti novecentesche e al contempo consapevole della propria specificità culturale. Il pianoforte raccoglie tutto questo, divenendo testimone delle grandi lezioni musicali e dei cambia menti che sottendono.
W. A. Mozart (1756-1791) Variazioni sul tema “Salve tu, Domine” dall’opera “I filosofi immaginarii” di Giovanni Paisiello KV 398
L. Van Beethoven (1770-1827) Sonata n. 30 op. 109 I. Vivace, ma non troppo II. Prestissimo III. Gesangvoll, mit innigster Empfindung (Andante molto cantabile ed espressivo)
S. Prokofiev (1891-1953) “Montecchi e Capuleti” (Allegro pesante) n. 6 da “10 Pezzi per Pianoforte da ‘Romeo e Giulietta’”
Sonata n. 2 in re minore I. Allegro, ma non troppo II. Scherzo (Allegro marcato) III.Andante IV.Vivace
Dario Marrini, pianoforte
16 MARZO 2025 - ORE 10.00 ECCO COSA ACCADDE… RACCONTI MUSICALI DA ALTRE EPOCHE E LUOGHI
Note senza soluzione di continuità che valicano tempi, luoghi e generi, a dimostrazione che il più delle volte si innalzano steccati inesistenti ad ostacolo di una visione a tutto tondo dell’universo musicale. Una scelta riccamente variegata che trova senso nei nomi di due grandi protagonisti del violinismo novecentesco, Jascha Heifetz e Fritz Kreisler, entrambi adottivi statunitensi, i quali hanno firmato appassionate trascrizioni di brani di Debussy, Albéniz, De Falla e Gershwin, fra gli altri, che qui poi vengono accostati a temi di celebri colonne sonore di Williams e Morricone.
F. Kreisler (1875-1962) - Marcia Viennese
E. Poldini (1869-1957) F. Kreisler - Dancing Doll
F. Kreisler - Schon Rosmarin
I. Albeniz (1860-1909) - F. Kreisler - Tango
H. Wieniawsky (1835-1880) - Capriccio Valse
J. Heifetz (1901-1987) - Deep River
P. De Sarasate (1844-1908) - Romanza Andaluza
J. Williams (1932) - Schindler’s List
E. Granados (1867-1916) - F. Kreisler - Danse Espagnole
C. Debussy (1862-1918) - J. Heifetz - Golliwogg’s Cake-Walk
G. Gershwin (1898-1937) - J. Heifetz - My Man’s Gone now, It Ain’t Necessarily So (da Porgy and Bess)
M. Ponce (1882-1948) - J. Heifetz - Estrellita
S.C. Foster (1826-1864) - J. Heifetz - I dream of Jenie with Light Brown Hair
E. Morricone (1928-2020) - C’era una volta in America, La leggenda del pianista sull’Oceano
M. De Falla (1876-1946) - F. Kreisler - Danse Espagnole
23 MARZO 2025 - ORE 10.00 TUTTI I COLORI DELL’ARPA CONCERTO DELLA VINCITRICE DEL PREMIO NAZIONALE DELLE ARTI (ARPA)
L’arpa vincitrice dell’ultima edizione del Premio Nazionale delle Arti si prepara a tessere note cristalline e colori avvolgenti-sia da solista che alla gui da di una piccola orchestra d’archi-presentando mondi musicali eterogenei, sospesi fra l’immaginario esotico orientale, il folk nordico, il barocco e la liturgia, in cui la parte melodica è messa in luce dal timbro unico dello strumento. Un programma ad alto grado di coinvolgimento che si apprezzerà tanto per la tecnica della protagonista tanto per la resa dei brani d’insieme, dove ogni nota occupa uno spazio preciso volto a valorizzare l’esecuzione.
C. Debussy (1862-1918) Première arabesque
E. Parish-Alvars (1808-1849) La Mandoline
G. Connesson (1970) Toccata
R. V. Williams (1872-1958) Fantasia on Greensleeves in sib maggiore
C. Saint-Saëns (1835-1921) Elévation ou Communion, elaborazione Luciano Borin
G.F. Händel (1685-1759) Concerto in sib maggiore per arpa e orchestra I. Allegro II. Larghetto III. Allegro moderato
Miriam Pipitone, arpa Piccola Orchestra I Polli(ci)ni Fabrizio Da Ros, direttore